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ANDREOLI SERGIO
(Capranica, 3 maggio 1922 – Viterbo, 18 maggio 2002)
Sergio Andreoli nasce a Capranica (VT) il 3 maggio del 1922. Milita per 4 stagioni nel Perugia squadra che militava nella 1^ Divisione e poi promossa in Serie C. Nel 1941. Nella stagione 41-42 Edgardo Bazzini neo presidente della Roma non avrebbe mai immaginato di veder subito realizzato il grande sogno. In estate il tecnico Alfred Schaffer guida la campagna acquisti promuovendo gli acquisti di Mornese dal Novara (per 117.500 lire), Cappellini dal Napoli (addirittura 140.000 lire), Risorti, portiere, dal Savoia, Sergio Andreoli dal Perugia per 25.000 lire e Benedetti dall'Ilva. In più la Roma non cede nessun giocatore. Il campionato parte con tre vittorie, una sconfitta a Genova per poi fare una striscia positiva di tredici partite. Al mister Shaffer piace il terzino Capranichese. Lo impiega da subito approfittando dell’infortunio occorso ad Acerbi. Quando a marzo La Roma subisce tre sconfitte non si abbatte, ricomincia a vincere lottando fino all'ultima giornata quando il 2 a 0 rifilato al Modena assegna alla squadra ed alla città capitolina il primo importante trofeo calcistico della sua storia. In quarant'anni di storia calcistica a Roma non si era mai arrivati tanto in alto, ci si era avvicinati disputando qualche finale negli anni '20 ma le impavide squadre romane sbatterono sempre contro il muro delle prepotenti squadre del nord, si erano ottenuti due secondi posti, nel 32 e nel 37 e stavolta finalmente la Roma è Campione d'Italia. Disputò inoltre una partita con la Nazionale Giovanile, giocata il 6 gennaio 1943. Dopo una stagione nella Reggina, concluse la carriera nel Chinotto Neri e nella Romulea. Ha allenato la Romulea e in due diversi periodi la Viterbese.
In due partite sostituì il portiere infortunato e precisamente a Padova e a Roma contro la Lucchese.
Presenze nella Roma:
Gol fatti: 10
Gol subiti: 4
Espulsioni: 1 e non fu neanche squalificato.
Ci sono pure 4 gol subiti ?
In due partite sostituì il portiere infortunato e precisamente a Padova e a Roma contro la Lucchese.
Carriera da allenatore:
Romulea Viterbese Tuscanviterbese
1944 Andreoli Sergio con la maglia della AS Roma
1942 Roma vs Modena 2-0
1949 Roma vs Pro Patria
Andreoli Sergio nelle vesti di portiere della Roma
Andreoli e l'allenatore Brunella
MORERA MANLIO
Nato a Capranica (VT) nel 1953 w deceduto il 6.04.1978
RUOLO: Attaccante
Acquistato nel novembre 1971 dalla Viterbese, gioca 2 partite nel Campionato Primavera 1971/1972. In seguito gioca con Palestrina, Squinzano, Frosinone e poi nuovamente con la Viterbese .
Al giocatore è intitolato lo stadio comunale di Capranica. Era il nipote del dirigente biancoceleste Tento Morera.
Dal "Corriere di Viterbo" del 3 aprile 2018:
Morera, fenomeno lieve e naif “Impossibile non volergli bene”.
L'EX COMPAGNO VITALIANO NATALI: “Tutto sinistro, con una magia ti metteva davanti alla porta. Alla Lazio non è stato molto fortunato, valeva D’Amico o forse di più”
STEFANO PALMIERI, con Manlio alla Viterbese: “Giocava solo 10' ? Erano da cineteca”
Per favore, diteci com'era Manlio Morera. Parlateci di lui, ora che sono passati quarant'anni da quei tremendi giorni, adesso che avremmo tanto bisogno di calciatori col talento e di persone vere. Spiegateci perché dopo così tanto tempo il ricordo resta, la commozione non diminuisce, e ci sono tanti curiosi che chiedono di Manlio, anche solo per avere visto quella targa e quella scultura al campo sportivo di Capranica. Gli almanacchi non dicono molto di una carriera che ha vissuto forse pochi momenti belli, per quanto negli anni ‘70 partire da un paesino di provincia e approdare al settore giovanile di una squadra professionistica non fosse cosa semplice. Meglio affidarsi al racconto di chi Manlio l’ha conosciuto bene, di chi lo ha apprezzato prima come amico e poi come compagno di squadra, e di chi invece lo ha scoperto pian piano e vive forse col rimpianto di non averglielo detto a voce alta, che la loro amicizia era così forte e inossidabile da annullare tutte le differenze, in quell'Italia di fine anni '70 così poco incline al trasversalismo.
IL RICORDO DI NATALI: Per definire il sentimento che lega a Manlio Morera il suo ex compagno di squadra Vitaliano Natali (uno dei migliori calciatori viterbesi degli anni '70), basta chiedergli come si chiama quel figlioletto che tanto lo impegna e tanto si fa amare. “Manlio, naturalmente - vi risponderà - come quel portento di calciatore che ho conosciuto nel settore giovanile della Viterbese. L'ho sempre ammirato per le sue qualità tecniche, tutto sinistro, portava avanti il pallone a testa alta, sapeva andare in porta o metterti con una magia oltre la difesa avversaria. Fuori categoria. Negli Allievi della Viterbese facevamo spettacolo, e giustamente l’allenatore della Juniores se lo portò via per giocare con quelli più grandi d’età”. “Le rivedo ancora le sue azioni e mi vengono in mente paragoni con Baggio, e non sono bestemmie. A parte la qualità del giocatore, c’era anche il modo di comportarsi in campo. Corretto, tranquillo, forse anche troppo a volte. Quando fece tre gol alla Lazio a Tor di Quinto, il minimo che poté succedere fu che se lo portarono subito via”. “Credo che alla Lazio non sia stato fortunato, valeva Vincenzo D’Amico e forse anche di più. Ma giocava per il piacere di giocare, e questo lo ha un po’ bloccato. Andò in altre squadre - Palestrina, Squinzano, Frosinone - prima di tornare alla Viterbese. Ma la nostra amicizia non ha mai sofferto di alti e bassi, e anzi si rafforzava con i tornei estivi dove giocavamo anche due partite al giorno. Una volta addirittura tre: un tempo a Nepi, 90' interi a Civita Castellana dove minacciò di andarsene perché non mi facevano giocare titolare, e per finire la sera a Colle Diana. Perdemmo solo l'ultima. Manlio, io, Luciano Salvitti, un portiere fortissimo che si chiamava Oddi e giocò anche in serie B a Palermo. Sempre in un torneo estivo sotto l'Amiata lo vide giocare Toneatto che era in ritiro col Foggia. Una prestazione da fenomeno, per poco non se lo porta in Puglia”. “Era un ragazzo alla moda ma non si dava delle arie. Il lunedì veniva sempre a Marta, mia madre lo rimpinzava di padellate di pesce fritto. Appena possibile andavamo ai Cigni a ballare, era un drago con le ragazze. La famiglia lo seguiva ma stando da una parte, sbaglia chi dice che fosse stato raccomandato. Manlio era forte e basta”.
IL RICORDO DI STEFANO PALMIERI: Viterbo, il ritorno a casa, ma non a certificare un fallimento, piuttosto come si dice adesso una ripartenza: a 24 anni, un’età in cui fai ancora in tempo a prendere un treno dignitoso, non in prima classe ma neanche in terza fumatori. Ottobre 1977 e Manlio indossa nuovamente il gialloblù con una società che però non ha più una lira e con una squadra che prima Marcello Alberici e poi Oscaretto Lini cercano di tenere insieme. Qui Manlio incontra Stefano Palmieri, romano, bella carriera giovanile con la perla dei successi nella “Primavera” della Roma. Famiglia semplice, operaia si sarebbe detto allora, e la scelta di non inseguire le chimere del pallone quando muore il padre e si deve crescere subito, e in fretta. Suppergiù la stessa età di Manlio, “ma lui era tutto quello che non ero io, e nonostante le differenze ci trovammo benissimo insieme. Ci sentivamo i padroni del mondo senza soffrire mai la noia, senza avere bisogno di acquisti costosi o passatempi da ricchi. Vestivamo allo stesso modo, le camicie con i bottoncini al collo, i maglioni a V. Condividevamo cose semplici, che però ci riempivano la vita. I pranzi da Gennarino, le sigarette al distributore a Tre Croci, i tozzetti che Alberici portava per distribuire a fine allenamento e che allo stadio non ci arrivavano mai”. “Sul campo era bravo, una seconda punta molto rapida, potrei accostarlo a El Shaarawi; tecnicamente forte anche se avrebbe potuto fare molto di più. Ma era lieve e naif, dentro e fuori il campo di gioco. Impossibile non volergli bene. Ogni tanto provavo a strigliarlo - Manlio te sei svejato? Gli urlavo - e lui ci metteva un poco più di impegno, e quel poco magari durava dieci minuti ma erano i dieci minuti indimenticabili di ogni partita”. “Per me Viterbo è stato il periodo più bello della vita, forse anche più del matrimonio. Non lo dico per retorica, ancora oggi rivedo davanti agli occhi nomi, luoghi, situazioni: Ennio Cuccuini, Gianfranco Boi, Roberto Carlucci, Franco Sala, e davanti a tutti Manlio che mi aspetta a Capranica con quella A112, infila la cassetta di Baglioni e ripartiamo cantando Signora Lia”. “Era azzurra col tetto bianco - aggiunge Vitaliano - aveva uno stereo come andava in quel periodo, quasi davanti al passeggero, per infilare le cassette dovevi piegarti e l’A112 era tanto bassa...”. “Avevamo battuto il Frosinone - racconta infine Stefano -, una partita che per Manlio aveva un sapore speciale perché lui ci aveva giocato e voleva far vedere che tipo di giocatore fosse in realtà. All'andata aveva esordito con noi, ma perdemmo per un autogol a due minuti dalla fine. Al ritorno segnò due gol uno più bello dell'altro. Toccammo il cielo con un dito. A L'Aquila, ultima partita prima della sosta di Pasqua, fu proprio Oddi a impedirgli di segnare con un paio di gran parate. Ci demmo appuntamento alla ripresa del campionato, per la partita con l'Alghero...”. Quel maledetto giorno di quarant'anni fa, Vitaliano e Stefano non salirono sull’A112 azzurra col tetto bianco. Ora aspettano di rivedere prima o poi l'amico di una vita, il compagno dei momenti più belli, e tornare a giocare a calcio tutti insieme. Venerdì una messa per commemorarlo nella chiesa di Capranica.
Manlio Morera con la maglia della Viterbese
Manlio Morera quando era nella Lazio Primavera
Manlio Morera con il piccolo " Ciuciu' "
Manlio Morera quando era nella Lazio Primavera
Manlio Morera con la maglia del Palestrina
Torneo Citta di Capranica
Il giovane Manlio Morera ed il sindaco Nicolini Pierluigi
Manlio Morera con il Capranica
1971-1972. Il gruppo dei giocatori delle giovanili della Lazio, non residenti a Roma, che alloggiava presso la Pensione Visconte: in alto da sinistra Castellucci-Caccavo-Ceccaroni-Triggiano-Migliore-Florimbi. Al centro da sinistra: Trombin-Avagliano-Carli-Mosa-Rezzonico. In Prima fila da sinistra: Cremaschini-Savini-Morera-D'Amico-Masuzzo.
ONOFRI ANTONIO
(Capranica 4 agosto 1961)
Antonio Onofri nasce a Capranica il 4 agosto 1961. Inizia la carriera calcistica nel 1974 a Capranica con il G.S. Capranica (Giovanili) per poi trasferirsi nell’agosto del 1976 alla Viterbese. Nelle 3 stagioni in gialloblu si è alternato tra giovanili e prima squadra collezionando 26 presenze e 2 gol in serie D con relativo esordio in Nuorese - Viterbese = 1-1. Giocò nel Teramo, nella Lazio (Primavera), Siena (5 anni), Imperia, Pistoiese e ritorno alla Viterbese.
2 Campionati vinti con il Siena - Coppa Italia Dilettanti: Presenze 12 reti 2
- Coppa Italia Professionisti: Presenze 39 reti 3 Allenatori: Mazzola Ferruccio nel Siena - Mammi Guido nel Siena - Matté Romano nel Siena - Lippi Marcello nel Siena e nella Pistoiese - Bruno Maurizio nel Teramo - Claguna Roberto nella Lazio Primavera - Bodi Luigi nell’Imperia - Franzon Roberto, Loiacono Ramon, Petrelli Sergio nella Viterbese.
SIENA: 4 agosto 1984: amichevole di prestigio il Siena affronta il in amichevole Napoli del “Grande” Diego Armando Maradona.
Ruolo: Centrocampista
Carriera: Capranica giovanili e prima squadra - Viterbese: giovanili e prima squadra - Teramo - Lazio Primavera -Siena 5 anni - Pistoiese - Imperia - Viterbese - Campionati dilettantistici.
Fine Carriera: Allenatore.
Vanta 5 presenze nella Coppa Italia Professionisti
Tonino Onofri
con la maglia del Gs Capranica allievi provinciali
Derby Lazio-Roma - scontro tra Tonino Onofri Tonino e Dario Bonetti
Tonino Onofri con la maglia della Viterbese
Tonino Onofri con la maglia della Viterbese
Tonino Onofri
con la maglia della Lazio Primavera
Siena Calcio - Serie C - Stagione Sportiva anno 1984/1985.
In piedi da sx: Ielpo - Sciarpa - Calcaterra - Perinelli - Stringara - Monti. Accosciati da sx: Vichi - Ghedin - Onofri - Desolati - Nuccio.
Tonino Onofri con la maglia del Siena
SIENA CALCIO - Campionato serie C1 - Con il nostro Tonino Onofri.
In piedi da sx: Mister Lippi M. - Pappalardo - Vichi - Lattuga - Tosoni - Torresani- Porru - Ravazzolo - Pederzoli - Bertolini - Mister in seconda Galasi. Seduti da sx: Magazziniere Ricci Angelino - Madocci - Carsetti - Onofri - Fida - Nuccio - Rastelli - Bellotto - Monti - Massaggiatore Enzo.
Amichevole Siena Napoli - Tonino Onofri con la maglia del Siena, ultimo a destra accosciato, sopra di lui Diego Armando Maradona.
Siena - Alessandria
Tonino Onofri festeggiato dai compagni di squadra dopo un gol
Promozione del Siena
Pistoiese articolo di giornale
Tonino Onofri con la maglia della Pistoiese
Tonino Onofri con la maglia dell'Imperia
Tonino Onofri con la maglia della Pistoiese in rete contro la Lucchese
Tonino Onofri in rete con la maglia dell'Imperia contro la Spezia
Tonino Onofri in rete con la maglia dell'Imperia contro la Spezia
Tonino Onofri con la maglia dell'Imperia
Tonino Onofri con la maglia dell'Imperia
Imperia vs Prato, rete di Tonino Onofri
Imperia vs Prato, rete di Tonino Onofri
Imperia vs Prato, rete di Tonino Onofri
Rosolino Puccica (detto Lillo),
nasce a Capranica il 6 marzo 1961. Inizia la carriera nel settore giovanile del Capranica fino ad arrivare alla prima squadra cittadina, nel campionato di 2^ Categoria. Nell’agosto 1976 viene ceduto alla Viterbese. In gialloblu ha effettuato tutta la trafila fino alla prima squadra (serie D). Esordisce in serie D a Pontedera il 29 aprile 1978 in Pontedera – Viterbese = 1-2. Nella Viterbese ha collezionato complessivamente circa 198 presenze, tra campionati di serie D ed Eccellenza, realizzando in totale 9 reti.
Altre esperienze in serie D (Interregionale) con:
- Elettrocarbonium Narni Serie D (Interregionale), 80 presenze e 15 reti;
- Pool Industrie Civita Castellana Serie D, 57 presenze e 5 reti.
Altre squadre in cui ha militato: Spoleto (Promozione Umbra), Manciano Promozione Toscana, FabricaCarbognano Promozione e Colavene Civita Castellana Eccellenza – vittoria del campionato con promozione in serie D.
Durante la carriera ha collezionato numerose presenze in Coppa Italia dilettanti e nel Torneo “delle Speranze“ riservato ai migliori giocatori della serie D nazionale.
AMICHEVOLI DI PRESTIGIO; 4 gare con la Lazio, 2 gare con la Roma di Nils Liedholm, 1 gara con il Milan di Arrigo Sacchi, 1 gara con la Juventus di Michel Platini, 1 gara con L’Udinese di Spalletti, 1 gara con la Fiorentina di Roberto Baggio e 1 gara con il Palermo.
Puccica Rosolino
Puccica Rosolino
Puccica Rosolino
ROMAGNOLI MAURO
Mauro Romagnoli nasce a Capranica il 29 marzo 1961. Inizia la carriera nel settore giovanile del Capranica fino alla prima Squadra (2^ Categoria). Nell’agosto 1976 viene ceduto alla Viterbese. In gialloblu ha effettuato tutta la trafila fino alla prima squadra (serie D), in Quartu Sant’Elena – Viterbese = 1-0 avvenne l’esordio. Nella Viterbese ha collezionato circa 110 presenze con 3 Gol all’attivo. Altre esperienze in serie D a Narni sia con l’Elettrocarbonium e con la Narnese collezionando circa 146 presenze. Durante la carriera ha collezionato numerose presenze in Coppa Italia dilettanti e nel Torneo “delle Speranze “ riservato ai migliori giocatori della serie D nazionale.
AMICHEVOLI DI PRESTIGIO: 4 gare con la Lazio e 2 con la ROMA di Nils Liedholm
US VITERBESE
GS CAPRANICA Allievi Provinciali
US VITERBESE
US VITERBESE
ELETTROCARBONIUM Narni
Fase di riscaldamento
ELETTROCARBONIUM Narni
Nuova Fabrica
Romagnoli e Massaro
Romagnoli e Vignola
Romagnoli e Gasperini
US Viterbese allenata da Elvio Salvori Stagione sportiva 1983/84
US VITERBESE Viterbese a Quartu Sant'Elena - Stagione sportiva 1978/79 - Esordio in serie D
NUOVA VITERBESE - Allenata da Nazzareno Cerusico - Stagione sportiva 1982/1983
NUOVA VITERBESE - Allenata da Nazzareno Cerusico - Stagione sportiva 1982/83
US VITERBESE - Allenata da Roberto Franzon - Stagione sportiva 1979/80
US Viterbese - allenata da Franco Rempicci
NUOVA VITERBESE - allenata da Nazzareno Cerusico - Stagione sportiva 1982/83
US Viterbese - Fase di gioco
Nuova Viterbese - Allenata da Nazzareno Cerusico - Stagione sportiva 1982/83
Elettrocarbonium Narni
Elettrocarbonium Narni
Elettrocarbonium Narni - Partita contro Nazionale Militare
Pool Industrie Civita Castellana vincitrice del campionato di Eccellenza e promossa in serie D
Fabrica-Carbognano - Campionato di Eccellenza
Torneo a Cisterna di Latina
Torneo
FC Spoleto - Stagione sportiva 1980/81
CALCAGNI GIUSEPPE
Giuseppe Calcagni nasce a Capranica l’8 ottobre 1965. Inizia la carriera calcistica nel 1977 a Capranica con il G.S. Capranica (Giovanili) per poi trasferirsi nel 1980 alla Viterbese.
Alla Viterbese dalla Stagione 1980-81 a quella 1988-89. Nel primo anno in gialloblu Calcagni (Settore Giovanile) ha collezionato anche 1 presenza in serie D in Iglesias – Viterbese. Nella Viterbese ha giocato dall’Eccellenza alla Serie D collezionando circa 95 presenze e con 8 gol all’attivo.
In Coppa Italia ha collezionato 13 partite segnando 5 Gol.
Nella stagione 1985-86 ha giocato nel Fiuggi collezionando 4 presenze (Prestito militare).
Roberto Baggio e Calcagni Giuseppe
Calcagni Giuseppe con la maglia della Viterbese
Michel Platini e Calcagni Giuseppe
Calcagni Giuseppe con la maglia della Viterbese
Calcagni Giuseppe con la maglia della Viterbese
Calcagni Giuseppe con la maglia della Viterbese
Amichevole contro la Juventus.
Calcagni Giuseppe e Beniamino Vignola
Calcagni Giuseppe con la maglia della Viterbese
Amichevole contro la Juventus.
Calcagni Giuseppe e Coletta Aldo con la maglia della Viterbese
Stadio Comunale "Rocchi" di Viterbo. Amichevole VITERBESE vs JUVENTUS
Amichevole Viterbese - Milan. Calcagni Giuseppe e Coletta Aldo
Amichevole Viterbese - Milan. Calcagni Giuseppe
BADINI ALESSIO
Nato a Roma il 4 settembre 1978
Carriera:
Capranica giovanili
Sampdoria Giovanili
Cuneo
Imolese
Tivoli
Narnese
Campionati dilettanti
U.C. Sampdoria giovanile
U.C. Sampdoria giovanile
U.C. Sampdoria giovanile
Alessio Badini
Alessio Badini
Alessio Badini
Alessio Badini
Alessio Badini
D'ANTONI DAVID
(Viterbo, 18 maggio 1979)
David D’Antoni nasce a Viterbo (VT) il 18 gennaio del 1979. Dopo vari anni trascorsi nel settore giovanile della Roma, passa ai dilettanti al Ladispoli, per poi trasferirsi all'Empoli in Serie A, ma, in conseguenza del pochissimo spazio trovato (l'unica partita giocata è l'esordio in Serie A il 25 ottobre 1998, all'82' di Sampdoria-Empoli 3-0), passa all'Alessandria, per poi fare ritorno nuovamente all'Empoli, che a sua volta, lo manda alla Vis Pesaro. Da lì in poi, girovaga tra varie squadre, quali Salernitana, Cesena, Genoa e Venezia, prima di accasarsi al Frosinone nel 2005. Nell'estate 2009 cambia squadra, passando al Rimini, in Prima Divisione.A fine stagione resta svincolato a causa dell'esclusione del Rimini dai campionati professionistici. Il 14 settembre 2010 si accasa alla Ternana, per poi passare alla Flaminia al cospetto di Mister Puccica. Nella Stagione 2013/2014 passa alla Nuova Sorianese, dove dopo aver disputato una stagione ne diviene l’allenatore. Poi Pimavera del Frosinone e Monterosi serie D e serie C.
D'Antoni David
D'Antoni David
D'Antoni David
con la maglia del Vis Pesaro
D'Antoni David
con la maglia del Frosinone
D'Antoni David con la maglia del Rimini
D'Antoni David
POLLINI MARCO
(Viterbo, 14 febbraio 1981)
Marco Pollini nasce a Viterbo il 14 febbraio 1981. Inizia la propria carriera a Viterbo nella Viterbese per poi trasferirsi al Sora. Nel 2005 passa Alla Lodigiani e poi al Cisco Roma. Nel 2006 viene trasferito al Martina Franca in serie C2. Nel 2007 si trasferisce a Potenza, per poi passare di nuovo alla Viterbese dove gioca per 2 stagioni. Nel 2009 si trasferisce al Morro D’Oro e poi a Fidene prima in eccellenza e poi in serie D. Nel 2011 passa al Lupa Frascati. Nel 2012 di nuovo alla Viterbese e poi alla Sorianese. Nella stagione 2014-2015 torna nel suo paese natio per rinforzare le fila del Capranica in Prima Categoria.
Marco Pollini con maglia della Viterbese
Marco Pollini con maglia della Viterbese
Marco Pollini con maglia della Viterbese
Marco Pollini con maglia della Viterbese
RUSSO CRISTIAN
Nato a il
Carriera:
Gs Capranica
Inter trafila giovanili
Arezzo
Cinthia Genzano